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“Il processo è una sorta di «danza» interattiva tra domande che creano le risposte e risposte che permettono di costruire le successive domande strategiche, sino al punto in cui l’interlocutore dichiara di aver cambiato la sua posizione grazie a ciò che ha scoperto.”
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Lo scopo del Dialogo Strategico Performativo, strutturato come sintesi evoluta del linguaggio ipnotico e della pragmatica della comunicazione umana, è quello di condurre persone a percepire diversamente le loro realtà problematiche. "La realtà non è ciò che accade ma ciò che facciamo con ciò che ci accade". Una forma evoluta di comunicazione, capace non solo di far "capire razionalmente" ma soprattuto di far "sentire suggestivamente" ciò che si vuol indurre nei nostri interlocutori, parafrasando le parole di Austin, un linguaggio performativo che si sostituisce a quello ordinario indicativo: ovvero, il passaggio da una comunicazione che spiega a una che induce a fare, trasformando ostacoli insormontabili nel primo passo di un processo di cambiamento che porterà velocemente alla soluzione di un problema o al raggiungimento di un obiettivo.
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Risultato dal lavoro congiunto di Giorgio Nardone e di Paul Watzlawick, questo volume presenta in forma sistematica il modello di terapia breve per la soluzione di problemi psicologici specifici. L'approccio strategico alla psicoterapia, ossia la moderna evoluzione della terapia sistemica in simbiosi con l'ipnoterapia di Milton Erickson, rappresenta una prospettiva rivoluzionaria rispetto alle forme convenzionali di intervento psicoterapeutico. Si tratta di un modello teorico e operativo per la soluzione in tempi brevi dei problemi individuali, di coppia e di famiglia, applicabile anche a contesti interpersonali più ampi, e non solo clinici.
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"Non si dicono le bugie!" Quante volte i nostri genitori ce l'avranno ricordato? Chi non ha mai mentito a fin di bene a familiari o amici? Quanti fra di noi non hanno mai taciuto certi segreti scomodi o inconfessabili al partner o, al contrario, giurato un amore eterno quanto irrealistico? "In amore la sincerità a piccole dosi è pericolosa, a grandi è micidiale" diceva Oscar Wilde. Insomma, la sincerità assoluta è una pia illusione. Mentiamo in continuazione, e soprattutto a noi stessi, convincendoci che la realtà non è come è, ma come vorremmo che fosse. Al di qua di ogni moralismo ed evitando una rigida contrapposizione logica o etica tra "vero" e "falso", la menzogna non va condannata in assoluto, ma unicamente nelle sue manifestazioni truffaldine o criminali: mentire non è solo un processo percettivo fisiologico, ma un comportamento intrinseco in ogni forma di comunicazione affettiva, professionale, politica - di cui dovremmo prendere consapevolezza e sfruttare le potenzialità.