• "Non si dicono le bugie!" Quante volte i nostri genitori ce l'avranno ricordato? Chi non ha mai mentito a fin di bene a familiari o amici? Quanti fra di noi non hanno mai taciuto certi segreti scomodi o inconfessabili al partner o, al contrario, giurato un amore eterno quanto irrealistico? "In amore la sincerità a piccole dosi è pericolosa, a grandi è micidiale" diceva Oscar Wilde. Insomma, la sincerità assoluta è una pia illusione. Mentiamo in continuazione, e soprattutto a noi stessi, convincendoci che la realtà non è come è, ma come vorremmo che fosse. Al di qua di ogni moralismo ed evitando una rigida contrapposizione logica o etica tra "vero" e "falso", la menzogna non va condannata in assoluto, ma unicamente nelle sue manifestazioni truffaldine o criminali: mentire non è solo un processo percettivo fisiologico, ma un comportamento intrinseco in ogni forma di comunicazione affettiva, professionale, politica - di cui dovremmo prendere consapevolezza e sfruttare le potenzialità.
  • Le aziende vincenti, ovvero quelle che riescono a superare i momenti di crisi e le avversità del sistema economico-produttivo, si distinguono dalle altre per la loro capacità di evolversi e cambiare strategia in concomitanza con le mutazioni dei mercati e del mondo circostante. Ma una delle cose più complicate per gli esseri umani è proprio il cambiamento che genera sempre e comunque una resistenza, e questo è vero anche per le aziende, forse ancor più che per le persone. Tanto più un sistema è organizzato e strutturato, infatti, tanto più resiste alla sua trasformazione anche quando questa sarebbe decisamente necessaria. Per uscire da questa trappola l'azienda, come ogni sistema vivente, deve introdurre al suo interno cambiamenti in grado di aggirare tali resistenze e far riorganizzare il suo funzionamento rendendolo di nuovo efficace e funzionale agli scopi.
  • Las empresas triunfadoras se distinguen del resto por su capacidad para evolucionar y cambiar de estrategia según las mutaciones que sufren los mercados y el mundo que las rodea. Sin embargo, el cambio, que siempre genera resistencia, es precisamente una de las cosas más complicadas. De hecho, cuanto más organizado y estructurado está un sistema, más se resiste a su transformación, aun cuando esta es a todas luces necesaria. Para salir de esta trampa, la empresa debe asumir cambios a fin de evitar esas resistencias y reorganizar su funcionamiento con el objetivo de que vuelva a ser eficaz y funcional.
  • Decidere è una libertà, ma anche un compito che può diventar difficile, fino a trasformarsi in un peso insostenibile. Più l'umanità si è evoluta, e più complessa è diventata la realtà con cui l'uomo entra in relazione, e di conseguenza più faticoso è diventato districarsi nella giungla delle scelte. La difficoltà aumenta in proporzione al ruolo occupato da chi decide nelle gerarchie della famiglia, della società, dell'economia, dal genitore al manager, dall'insegnante al politico. Gli strumenti a nostra disposizione, corsi e seminari di management e studio dei processi decisionali, si concentrano sull'aspetto razionale trascurando le oscure forze emotive che sono i veri ostacoli del decidere: la paura e le sue manifestazioni disfunzionali, lo stress e il dubbio patologico, l'angoscia e il panico. Partendo dalla sua pluriennale esperienza in diverse realtà formative e cliniche, Giorgio Nardone ci guida alla scoperta della "psicopatologia del decidere": la paura di sbagliare, di non essere all'altezza 0 di esporsi non dev'essere negata, ma compresa e gestita con strategie e stratagemmi mirati, in grado di trasformarla da handicap ad arma vincente. Solo così ritroveremo il coraggio e la serenità di affrontare i numerosi bivii del percorso della vita.
  • La vitalità di una scienza non si misura solo dalla capacità di scoprire, ma anche di inventare: fare scienza non consiste solo nell’osservare, isolare e definire rigorosamente i fenomeni, aprendo i confini di nuovi, impensati territori, ma anche nell’«inventare» volta per volta, territorio per territorio, gli strumenti concettuali e operativi più adeguati per muoversi al suo interno e ricominciare così a osservare, isolare, definire, sperimentare...
  • La vitalità di una scienza non si misura solo dalla capacità di scoprire, ma anche di inventare: fare scienza non consiste solo nell’osservare, isolare e definire rigorosamente i fenomeni, aprendo i confini di nuovi, impensati territori, ma anche nell’«inventare» volta per volta, territorio per territorio, gli strumenti concettuali e operativi più adeguati per muoversi al suo interno e ricominciare così a osservare, isolare, definire, sperimentare…
  • “Le affermazioni e i costrutti qui esposti non sono le fantasie notturne o le illuminazioni mattutine del pensatore di turno, né tanto meno le conclusioni tratte dall’osservazione di un singolo caso o di pochi esempi, ma il frutto di una prolungata esperienza di ricerca-intervento sulle problematiche dell’adolescenza e della famiglia condotta mediante modalità empirico-sperimentali… L’obiettivo di questo lavoro vuole dunque essere quello di esporre con chiarezza come certe problematiche dei moderni adolescenti arrivano a formarsi, e come possono essere prevenute o risolte. Pertanto, questo volume vuole essere un libro di aggiornamento per specialisti interessati ma soprattutto un agevole e accessibile manuale per genitori e figli, affinché entrambi possano evitare le trappole insite nelle relazioni connotate da modalità disfunzionali, ovvero ‘correggere le migliori intenzioni che producono gli effetti peggiori’.”
  • Questo libro descrive sinteticamente gli strumenti di cui ci si dovrebbe dotare per padroneggiare la «tecnologia» del Problem Solving, sintesi di conoscenza e arte pratica, di teoria e ricerca empirica. Definire il problema, individuare le «tentate soluzioni disfunzionali», introdurre il cambiamento sono i capisaldi di un approccio che punta tutto sull’efficacia e sul conseguimento degli obiettivi. In un’ottica strategica, non si conosce più per cambiare, ma si cambia per conoscere: il ricorso a una logica non ordinaria, basata sulla suggestione di stratagemmi antichi e insieme modernissimi, scuote le nostre convinzioni razionali e offre soluzioni inaspettatamente semplici a problemi di natura disparata.
  • Disinnesca la tua psicotrappola: tu l’hai attivata, l’hai costruita involontariamente, ma ora ne sei prigioniero. Come hai fatto? Hai ripetuto comportamenti che all’inizio ti hanno risolto dei problemi: erano soluzioni efficaci, dunque le hai applicate sempre, senza preoccuparti dei risultati. In verità, sono loro la tua psicotrappola: le tentate soluzioni fallimentari. Ti sei complicato la vita da solo, ti sei avvolto nelle catene proprio come faceva Houdini, solo che tu lo hai fatto senza rendertene conto, e ti ritrovi intrappolato. In queste pagine puoi trovare le istruzioni per capire come si sono strutturati i tuoi disagi, come fare per star meglio per essere di nuovo consapevole dei tuoi meccanismi. Se hai innescato la tua psicotrappola, qui troverai sempre la tua psicosoluzione.
  • "Per un essere umano, essere in contraddizione è una regola, non un'eccezione. Quante volte le nostre emozioni e le nostre sensazioni ci fanno fare qualcosa che non è coerente con il nostro usuale modo di agire? Lo stesso vale per la congruenza: tante volte le nostre reazioni non sono congruenti con le nostre azioni."
  • È il momento in cui si è sul punto di rompersi, di sentire quella vocina dentro che dice: “Non ce la faccio più”. In questo saggio le autrici ci accompagnano nella scoperta di alcune tecniche del modello di Counsel Coaching Strategico per cambiare la percezione e i modelli di pensiero dannosi. Il fine è individuare la modalità di risposta personale al burnout (emozioni, pensieri e comportamenti), trovare strategie di gestione più funzionali e allenare una nuova abilità, per affrontare le emergenze emotive. Diventare come le nuvole per farsi trasportare dal vento, in grado di sopportare il peso della pioggia e il baccano dei tuoni. Lo stress viene da dentro, è la reazione alle circostanze, non le circostanze stesse: “Se sei finito dipende dal tuo punto di vista: cambia questa opinione e diventa infinito” (Osho).
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