• "Non si dicono le bugie!" Quante volte i nostri genitori ce l'avranno ricordato? Chi non ha mai mentito a fin di bene a familiari o amici? Quanti fra di noi non hanno mai taciuto certi segreti scomodi o inconfessabili al partner o, al contrario, giurato un amore eterno quanto irrealistico? "In amore la sincerità a piccole dosi è pericolosa, a grandi è micidiale" diceva Oscar Wilde. Insomma, la sincerità assoluta è una pia illusione. Mentiamo in continuazione, e soprattutto a noi stessi, convincendoci che la realtà non è come è, ma come vorremmo che fosse. Al di qua di ogni moralismo ed evitando una rigida contrapposizione logica o etica tra "vero" e "falso", la menzogna non va condannata in assoluto, ma unicamente nelle sue manifestazioni truffaldine o criminali: mentire non è solo un processo percettivo fisiologico, ma un comportamento intrinseco in ogni forma di comunicazione affettiva, professionale, politica - di cui dovremmo prendere consapevolezza e sfruttare le potenzialità.
  • Decidere è una libertà, ma anche un compito che può diventar difficile, fino a trasformarsi in un peso insostenibile. Più l'umanità si è evoluta, e più complessa è diventata la realtà con cui l'uomo entra in relazione, e di conseguenza più faticoso è diventato districarsi nella giungla delle scelte. La difficoltà aumenta in proporzione al ruolo occupato da chi decide nelle gerarchie della famiglia, della società, dell'economia, dal genitore al manager, dall'insegnante al politico. Gli strumenti a nostra disposizione, corsi e seminari di management e studio dei processi decisionali, si concentrano sull'aspetto razionale trascurando le oscure forze emotive che sono i veri ostacoli del decidere: la paura e le sue manifestazioni disfunzionali, lo stress e il dubbio patologico, l'angoscia e il panico. Partendo dalla sua pluriennale esperienza in diverse realtà formative e cliniche, Giorgio Nardone ci guida alla scoperta della "psicopatologia del decidere": la paura di sbagliare, di non essere all'altezza 0 di esporsi non dev'essere negata, ma compresa e gestita con strategie e stratagemmi mirati, in grado di trasformarla da handicap ad arma vincente. Solo così ritroveremo il coraggio e la serenità di affrontare i numerosi bivii del percorso della vita.
  • Il colloquio di lavoro è un momento fondamentale per tutte e due le parti in causa: per chi cerca un talento, si tratta di selezionare in breve tempo la persona giusta che occuperà un ruolo, risolverà problemi, si inserirà in una struttura, produrrà ricchezza per l’azienda che lo ha ingaggiato. Per chi invece, dall’altra parte della barricata, deve essere giudicato idoneo, il problema è di mostrare tutti i propri talenti a uno sconosciuto non solo in uno spazio temporale ristretto ma anche in una situazione stressante. Questo libro analizza tutte le fasi di questo appuntamento per molti inevitabile: presentazione, atteggiamento fisico e psicologico, tono della voce, mimica, sequenza delle domande, trattativa. Un’analisi che ci permetterà di essere efficaci, sicuri, adeguati e soprattutto consapevoli dei meccanismi della comunicazione che sono alla base di ogni relazione.
  • Las empresas triunfadoras se distinguen del resto por su capacidad para evolucionar y cambiar de estrategia según las mutaciones que sufren los mercados y el mundo que las rodea. Sin embargo, el cambio, que siempre genera resistencia, es precisamente una de las cosas más complicadas. De hecho, cuanto más organizado y estructurado está un sistema, más se resiste a su transformación, aun cuando esta es a todas luces necesaria. Para salir de esta trampa, la empresa debe asumir cambios a fin de evitar esas resistencias y reorganizar su funcionamiento con el objetivo de que vuelva a ser eficaz y funcional.
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