• Il problem solving strategico per i dirigenti scolastici.

    Questo libro nasce dall’esigenza di fornire al dirigente scolastico un vero e proprio manuale per la gestione delle complesse dinamiche che questi si trova ad affrontare nella sua attività quotidiana. Lo scopo è quello di offrire a chi deve continuamente risolvere i piccoli e grandi problemi della scuola concreti strumenti operativi, frutto di una ventennale esperienza di problem solving strategico applicato a tale contesto.
  • Le aziende vincenti, ovvero quelle che riescono a superare i momenti di crisi e le avversità del sistema economico-produttivo, si distinguono dalle altre per la loro capacità di evolversi e cambiare strategia in concomitanza con le mutazioni dei mercati e del mondo circostante. Ma una delle cose più complicate per gli esseri umani è proprio il cambiamento che genera sempre e comunque una resistenza, e questo è vero anche per le aziende, forse ancor più che per le persone. Tanto più un sistema è organizzato e strutturato, infatti, tanto più resiste alla sua trasformazione anche quando questa sarebbe decisamente necessaria. Per uscire da questa trappola l'azienda, come ogni sistema vivente, deve introdurre al suo interno cambiamenti in grado di aggirare tali resistenze e far riorganizzare il suo funzionamento rendendolo di nuovo efficace e funzionale agli scopi.
  • Questo libro descrive sinteticamente gli strumenti di cui ci si dovrebbe dotare per padroneggiare la «tecnologia» del Problem Solving, sintesi di conoscenza e arte pratica, di teoria e ricerca empirica. Definire il problema, individuare le «tentate soluzioni disfunzionali», introdurre il cambiamento sono i capisaldi di un approccio che punta tutto sull’efficacia e sul conseguimento degli obiettivi. In un’ottica strategica, non si conosce più per cambiare, ma si cambia per conoscere: il ricorso a una logica non ordinaria, basata sulla suggestione di stratagemmi antichi e insieme modernissimi, scuote le nostre convinzioni razionali e offre soluzioni inaspettatamente semplici a problemi di natura disparata.
  • Las empresas triunfadoras se distinguen del resto por su capacidad para evolucionar y cambiar de estrategia según las mutaciones que sufren los mercados y el mundo que las rodea. Sin embargo, el cambio, que siempre genera resistencia, es precisamente una de las cosas más complicadas. De hecho, cuanto más organizado y estructurado está un sistema, más se resiste a su transformación, aun cuando esta es a todas luces necesaria. Para salir de esta trampa, la empresa debe asumir cambios a fin de evitar esas resistencias y reorganizar su funcionamiento con el objetivo de que vuelva a ser eficaz y funcional.
  • Il colloquio di lavoro è un momento fondamentale per tutte e due le parti in causa: per chi cerca un talento, si tratta di selezionare in breve tempo la persona giusta che occuperà un ruolo, risolverà problemi, si inserirà in una struttura, produrrà ricchezza per l’azienda che lo ha ingaggiato. Per chi invece, dall’altra parte della barricata, deve essere giudicato idoneo, il problema è di mostrare tutti i propri talenti a uno sconosciuto non solo in uno spazio temporale ristretto ma anche in una situazione stressante. Questo libro analizza tutte le fasi di questo appuntamento per molti inevitabile: presentazione, atteggiamento fisico e psicologico, tono della voce, mimica, sequenza delle domande, trattativa. Un’analisi che ci permetterà di essere efficaci, sicuri, adeguati e soprattutto consapevoli dei meccanismi della comunicazione che sono alla base di ogni relazione.
  • Decidere è una libertà, ma anche un compito che può diventar difficile, fino a trasformarsi in un peso insostenibile. Più l'umanità si è evoluta, e più complessa è diventata la realtà con cui l'uomo entra in relazione, e di conseguenza più faticoso è diventato districarsi nella giungla delle scelte. La difficoltà aumenta in proporzione al ruolo occupato da chi decide nelle gerarchie della famiglia, della società, dell'economia, dal genitore al manager, dall'insegnante al politico. Gli strumenti a nostra disposizione, corsi e seminari di management e studio dei processi decisionali, si concentrano sull'aspetto razionale trascurando le oscure forze emotive che sono i veri ostacoli del decidere: la paura e le sue manifestazioni disfunzionali, lo stress e il dubbio patologico, l'angoscia e il panico. Partendo dalla sua pluriennale esperienza in diverse realtà formative e cliniche, Giorgio Nardone ci guida alla scoperta della "psicopatologia del decidere": la paura di sbagliare, di non essere all'altezza 0 di esporsi non dev'essere negata, ma compresa e gestita con strategie e stratagemmi mirati, in grado di trasformarla da handicap ad arma vincente. Solo così ritroveremo il coraggio e la serenità di affrontare i numerosi bivii del percorso della vita.
  • "Non si dicono le bugie!" Quante volte i nostri genitori ce l'avranno ricordato? Chi non ha mai mentito a fin di bene a familiari o amici? Quanti fra di noi non hanno mai taciuto certi segreti scomodi o inconfessabili al partner o, al contrario, giurato un amore eterno quanto irrealistico? "In amore la sincerità a piccole dosi è pericolosa, a grandi è micidiale" diceva Oscar Wilde. Insomma, la sincerità assoluta è una pia illusione. Mentiamo in continuazione, e soprattutto a noi stessi, convincendoci che la realtà non è come è, ma come vorremmo che fosse. Al di qua di ogni moralismo ed evitando una rigida contrapposizione logica o etica tra "vero" e "falso", la menzogna non va condannata in assoluto, ma unicamente nelle sue manifestazioni truffaldine o criminali: mentire non è solo un processo percettivo fisiologico, ma un comportamento intrinseco in ogni forma di comunicazione affettiva, professionale, politica - di cui dovremmo prendere consapevolezza e sfruttare le potenzialità.
  • La vitalità di una scienza non si misura solo dalla capacità di scoprire, ma anche di inventare: fare scienza non consiste solo nell’osservare, isolare e definire rigorosamente i fenomeni, aprendo i confini di nuovi, impensati territori, ma anche nell’«inventare» volta per volta, territorio per territorio, gli strumenti concettuali e operativi più adeguati per muoversi al suo interno e ricominciare così a osservare, isolare, definire, sperimentare...
  • "L’aforisma può essere ritenuto una vera e propria tecnica strategica... Come nelle più raffinate forme di arti marziali, il maestro non utilizza tanti colpi, ma uno solo preciso che faccia leva su uno specifico punto di pressione che, una volta toccato in maniera adeguata, faccia crollare l’avversario. In altri termini, con il minimo sforzo si ottiene il massimo risultato e, come ci suggerirebbe Guglielmo da Occam, «tutto ciò che può essere fatto con poco, invano viene fatto con molto»."
  • "Per un essere umano, essere in contraddizione è una regola, non un'eccezione. Quante volte le nostre emozioni e le nostre sensazioni ci fanno fare qualcosa che non è coerente con il nostro usuale modo di agire? Lo stesso vale per la congruenza: tante volte le nostre reazioni non sono congruenti con le nostre azioni."
  • «Ognuno di noi» recita un motto cinese, «va a dormire ogni notte con una tigre accanto. Non puoi sapere se questa al suo risveglio vorrà leccarti o sbranarti.» Con questa metafora la saggezza antica vuole ricordare la relazione che ognuno di noi ha con i propri limiti. Solo cercando di migliorarci costantemente possiamo renderci amica la nostra tigre, in quanto nessuno può evitare la peggiore e la più pericolosa delle compagnie: noi stessi.
  • Risultato dal lavoro congiunto di Giorgio Nardone e di Paul Watzlawick, questo volume presenta in forma sistematica il modello di terapia breve per la soluzione di problemi psicologici specifici. L'approccio strategico alla psicoterapia, ossia la moderna evoluzione della terapia sistemica in simbiosi con l'ipnoterapia di Milton Erickson, rappresenta una prospettiva rivoluzionaria rispetto alle forme convenzionali di intervento psicoterapeutico. Si tratta di un modello teorico e operativo per la soluzione in tempi brevi dei problemi individuali, di coppia e di famiglia, applicabile anche a contesti interpersonali più ampi, e non solo clinici.
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